Archivio
L ’Archivio Flamigni nasce nel 2005 attorno al fondo documentale di Sergio Flamigni; oggi è un centro di documentazione specializzato nello studio della storia dell’Italia repubblicana, in particolare sui terrorismi, stragi, eversione politica, mafie, che conserva e rende accessibili per la ricerca storica anche diversi altri fondi documentali.
L’Archivio è consultabile su appuntamento tutti i giorni negli orari di apertura, dalle 10:00 alle 17:00. Il personale garantisce il servizio di consultazione e supporto alla ricerca storica e bibliografica a favore di studenti e studiosi e si occupa del servizio di riproduzione in fotocopia e digitale.
Il fondo, dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel 2003, è suddiviso in tre sezioni: I Attività di partito e sindacale (1947-2004); II Attività parlamentare (anni 1955-1990); III Commissioni di inchiesta, ricerche, pubblicazioni (1943-2012).
La sezione I Attività di partito e sindacale comprende documentazione relativa all’attività di sindacalista della Cgil e militante e dirigente del Partito comunista italiano. I documenti riguardano principalmente le riunioni del partito a livello locale e nazionale, manifestazioni o eventi di partito, materiali di studio in preparazione a interventi e lezioni o relativi alle questioni politiche su cui ha concentrato il suo interesse e la sua azione nel Pci.
La sezione II Attività parlamentare comprende documentazione relativa all’attività ordinaria svolta da Flamigni come deputato e senatore della Repubblica dalla V alla IX legislatura e riflette in particolare la sua attenzione ai temi della riforma della pubblica sicurezza e del sistema penitenziario, oggetto dei lavori della Commissione interni della Camera e della Commissione affari costituzionali del Senato, delle quali è stato membro.
La sezione III Commissioni di inchiesta, ricerche, pubblicazioni conserva documenti acquisiti da Flamigni nel corso dei lavori delle commissioni cui ha partecipato e quelli raccolti durante le sue ricerche, soprattutto a partire dalla conclusione dell’attività parlamentare nel 1987. La sezione comprende documenti relativi all’antifascismo, alla Resistenza e la storia del Pci, la documentazione acquisita e prodotta a partire dall’attività di commissario sul fenomeno della mafia, sul caso Moro, il terrorismo e le stragi, la P2 e la massoneria, i servizi segreti, il caso Pecorelli e i materiali utilizzati per una pubblicazione su Francesco Cossiga.
Completano il fondo Sergio Flamigni tre archivi, che raccontano il suo percorso di ricerca e approfondimento di particolari aspetti e vicende della storia politica italiana e del terrorismo: Crisi del centrismo (1946-1962) relativo alle vicende politiche durante il governo Tambroni e le tensioni del 1960, le carte giudiziarie del Processo Ruffilli (1988-1992), celebrato presso il Tribunale di Forlì e la Rassegna stampa della Commissione stragi (1988-2001).
Il fondo è ordinato e consultabile.
Consistenza: 368 buste
estremi cronologici: 1943-2012
Il fondo, riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel 2012, riflette l’impegno politico e culturale di Emilia Lotti a favore della tutela della salute, della maternità e dell’infanzia e in particolar modo per l’emancipazione delle donne nel Partito comunista italiano, nelle istituzioni provinciali di Forlì e nell’Unione donne in Italia – UDI.
Il fondo si divide in tre serie: I Politica (1945-2012), II UDI (1959-2014), III Documenti personali (1955-2013).
La serie I Politica conserva la documentazione prodotta nel corso dell’attività svolta nel Pci a livello nazionale, nella Federazione provinciale del Pci di Forlì, nel consiglio provinciale e nel Consorzio sociosanitario di Forlì negli anni Settanta e Ottanta. Si conservano appunti di riunioni, minute di interventi, materiali di convegni, stampa e studi statistici prodotti per l’applicazione delle leggi sui consultori familiari, gli asili nido, il riordino del servizio psichiatrico, l’interruzione volontaria di gravidanza e la tutela della maternità. Un piccolo nucleo di documenti testimonia l’interesse della Lotti per le politiche femminili portate avanti negli anni Novanta da Pds e Ds.
La serie II UDI comprende documentazione relativa al ruolo ricoperto da Emilia Lotti nella direzione del gruppo provinciale di Forlì fino al 1964 e successivamente a livello nazionale, negli anni Sessanta e dal 1986 ai primi anni Duemila, in qualità di garante, responsabile di sede e promotrice della nascita dell’Archivio centrale dell’UDI. Una serie conserva la documentazione acquisita dal 1991 al 1997, a seguito della partecipazione di Emilia Lotti ai lavori della Commissione nazionale per le pari opportunità, come rappresentante dell’UDI.
La serie III Documenti personali conserva corrispondenza personale, appunti, materiali di studio e una rassegna stampa riferibile agli anni 1990-2000.
Il fondo è ordinato e consultabile.
Consistenza: 36 buste
Estremi cronologici: 1945-2013
La documentazione, riconosciuta di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel 2012, conserva carte provenienti dalla famiglia di Aldo Moro, versate fra il 2012 e il 2016.
Il fondo è suddiviso in cinque sezioni: la I Politica (1934-1978), conserva carteggi istituzionali, carteggi privati, materiale sull’Assemblea Costituente, carte del Ministero degli affari esteri e documenti relativi ai periodi in cui Aldo Moro fu Presidente del Consiglio dei ministri e del Consiglio nazionale Dc, coprendo tutta la vita politica e lavorativa di Moro, oltre alle carte relative al periodo universitario trascorso a Bari e agli anni della Fuci. Sono presenti appunti manoscritti e dattiloscritti di Moro inerenti ai suoi studi giuridici, i manoscritti in bozza delle sue prime pubblicazioni e carteggi di varia natura riferiti agli anni 1939-1951. Si tratta prevalentemente di corrispondenza in entrata relativa alla presidenza di Moro nella Fuci e al suo lavoro nell’Assemblea costituente. Inoltre la Sezione contiene la documentazione relativa a un processo in cui Aldo Moro assunse la difesa come avvocato dell’imputato (fine anni Quaranta); la sezione II Fotografie, circa 15.000 unità, interamente digitalizzata, testimonia la vita familiare e istituzionale dello statista fra gli anni Quaranta e Settanta; la III Rassegna stampa curata della segreteria personale di Moro, nella quale si sedimenta l’attività politica in qualità di Presidente del Consiglio, ministro e membro della Democrazia cristiana dal 1959 al 1978. La sezione è costituita anche da una serie Rassegna stampa fotografica curata dalla stessa Segreteria di Moro. La IV Carteggio di solidarietà comprende lettere e telegrammi ricevuti dai familiari durante i giorni del rapimento e dopo la morte di Aldo Moro. La Sezione è articolata in 6 Serie: 55 giorni, post 9 maggio 1978, 1979, anni Ottanta, anni Novanta, anni 2000; completa il fondo la sezione V Materiali audiovisivi (anni 1940-1978), raccolta inedita di materiali audio e video di Aldo Moro, personali e riguardanti la sua vita politica.
Il fondo è ordinato e consultabile.
Consistenza: 500 buste ca.
Estremi cronologici: 1934-2008
La documentazione, riconosciuta di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel 2012, testimonia l’attività di documentarista svolta da Piera Amendola presso la Camera dei deputati durante i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia massonica P2 e negli anni successivi presso le Commissioni Antimafia e Stragi. Il nucleo centrale del fondo è stato prodotto durante la Commissione Anselmi e implementato nel corso dei lavori per la pubblicazione dei relativi atti: relazioni, documenti di fonte istituzionale e giudiziaria e rassegna stampa prodotta dalla Commissione P2, resoconti stenografici delle sedute della Camera e del Senato. Un piccolo nucleo è riferibile alle esperienze lavorative e di ricerca personale condotte da Piera Amendola sul fenomeno del terrorismo, le stragi e la mafia: appunti e relazioni, raccolte di articoli e materiale a stampa su vicende, organizzazioni eversive o singoli ricollegabili alla P2 e al terrorismo, documenti prodotti da sezioni centrali e periferiche del Pci sulla P2.
Il fondo Piera Amendola è costituito da 309 fascicoli e 10 sottofascicoli, organizzati in 8 serie e altrettante sottoserie.
Il fondo è ordinato e consultabile.
Consistenza: 45 buste
Estremi cronologici: 1937-1998
Il fondo raccoglie materiale documentario in copia sulle indagini e i processi relativi alla strage avvenuta a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, il 1° maggio 1947: principalmente documenti provenienti da uffici giudiziari, atti parlamentari, raccolte di articoli.
Sono presenti copie recenti di documenti di fonte istituzionale relativi alle indagini effettuate immediatamente dopo la strage (tra i quali perizie sui feriti, perizie autoptiche, perizie balistiche, verbali di interrogatorio) e altri relativi a indagini effettuate in anni successivi, documenti di uffici giudiziari relativi ai processi, in particolare parte degli atti del processo di Viterbo e la sentenza della Corte di appello di Roma del 10 agosto 1956, numerosi articoli, tutti in copia, relativi al giorno della strage, alle indagini, ai processi. Si conservano inoltre documenti provenienti dall’archivio dello statunitense Office of strategic services contenenti osservazioni e informazioni sull’Italia riferibili agli anni 1942-1947, documenti del Ministero dell’interno e della giustizia conservati presso l’Archivio centrale dello Stato.
Il fondo è ordinato e consultabile.
Consistenza: 10 buste
Estremi cronologici:1997-2004
Il fondo è costituito dalla documentazione frutto del lavoro di ricerca, scrittura e consulenza di Giuseppe de Lutiis, sociologo e massimo esperto italiano dei servizi segreti.
Riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel 2017, testimonia i molteplici livelli di lavoro di De Lutiis su alcune fra le tematiche più oscure della storia recente del nostro paese: dal rapimento e dall’uccisione di Aldo Moro alle trame della P2, dalle stragi neofasciste a quelle mafiose, dall’operato di Gladio ai piccoli e grandi scandali di oltre mezzo secolo di storia italiana. Alla documentazione utilizzata per la stesura di volumi diventati assoluti punti di riferimento come Il golpe di via Fani e I servizi segreti in Italia, si affiancano le tante carte utilizzate per il lavoro di coordinatore dei consulenti della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi (1988-2001) e per la successiva consulenza per la Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il “dossier Mitrokhin” e l’attività d’intelligence italiana (2001-2006). A queste si affianca la documentazione prodotta per il lavoro di consulenza relativo alle indagini di sette diverse procure dal 1993 al 2000 su tematiche direttamente connesse a quelle affrontate dalle due commissioni parlamentari.
Completano il fondo le carte relative al lavoro divulgativo di De Lutiis in qualità di docente ed esperto dalla fine degli anni Settanta ai primi anni Duemila.
Il fondo è ordinato e consultabile.
Consistenza: 161 buste
Estremi cronologici: 1964-2017
Il fondo è costituito da documentazione prodotta per fini diversi da Vincenzo Vinciguerra nel carcere di Opera a Milano. Le particolari circostanze in cui è stato prodotto hanno determinato una natura estremamente variegata del fondo. Il complesso documentario è attualmente organizzato in sei serie: Corrispondenza, Dattiloscritti, Articoli pubblicati su Guerrapolitica.org, Cronologie, Articoli raccolti da o su Vinciguerra, Atti processuali.
Il fondo è ordinato e consultabile.
Consistenza: 4 buste
Estremi cronologici: 2007-2023
L’archivio di Falco Accame è stato donato dalla famiglia al Centro di documentazione Archivio Flamigni
onlus nel 2022. Il fondo testimonia la vita istituzionale, lavorativa e gli interessi che Accame coltivò nella sua lunga vita.
Il fondo è stato schedato e organizzato in 8 serie: Affari personali e casi diversi seguiti da Accame, ANAVAFAF, Pubblicazioni e ufologia, Studi e ricerche su strategia e filosofia, Sentenze, trascrizioni, materiale giudiziario e legislativo, Comitato Seagull – Marina Militare, Caso Moro, Gladio, servizi segreti e stragi, Attività parlamentare.
Il fondo è ancora in fase di ordinamento e non consultabile.
Consistenza: 103 buste ca.
Estremi cronologici: 1952-2019
Il fondo archivistico Sandro Provvisionato consente di ricostruire, attraverso la raccolta tematica e la concatenazione logica delle carte, il metodo di lavoro del giornalista, caratterizzato da una vorace curiosità intellettuale e da una fortissima dedizione verso la propria professione. Poiché i temi approfonditi da Provvisionato toccano tutti i principali eventi che hanno caratterizzato la storia d’Italia dagli anni ’70 agli anni ’90 del Novecento, i corposi fascicoli tematici raccolgono documentazione di interesse per chiunque voglia affrontare lo studio di quel periodo.
Il fondo non è ordinato e non è consultabile.
Consistenza: 35 buste
Estremi cronologici: [1975-2017]
Il fondo conserva documenti di tutta la fase preparatoria della riforma della Polizia del 1981 e della riforma degli ordinamenti militari (atti di convegni, appunti dei gruppi di lavoro, riunioni presso la sezione Problemi dello Stato); riforma della giustizia minorile; Atti, note, documenti e raccolta completa della rassegna stampa specializzata e approntata per la Commissione Bicamerale Antimafia (presidenze Chiaromonte e Violante); documentazione sulla ricerca per l’Istituto Cattaneo sul terrorismo che si aggiunge a un consistente repertorio sulle organizzazioni eversive e terroristiche; raccolta di atti giudiziari sulla criminalità mafiosa, tra cui un assieme sistematico di documenti, giudiziari e non, sulle organizzazioni pugliesi; appunti e verbali di relazioni e conferenze della Sezione Problemi dello Stato, del CRS e di altri organismi tematici del PCI; documenti selezionati sulla questione criminale a Roma e nel Lazio.
Il fondo non è ordinato e non è consultabile.
Consistenza: 343 buste
Estremi cronologici: [1974-2011]
Il fondo testimonia l’attività e gli interessi del giornalista Alberto Mentasti, dall’esordio alla fine del liceo con il quotidiano locale «La Prealpina» e il settimanale cattolico «Luce», all’ingresso nel 1985 nella redazione della Rai di Milano, dove è rimasto fino alla fine del 2018.
In quasi 50 anni di attività ha raccolto molta documentazione per lavoro, ma soprattutto per interesse personale e passione civile: si tratta per lo più di fascicoli di rassegna stampa tematica su movimenti, personaggi e vicende dell’Italia dagli anni ’60 al 2018.
Il fondo non è ordinato e non è consultabile.
Consistenza: 75 buste ca.
estremi cronologici: 1960 ca.-2018
Il fondo, riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel 2012, conserva documentazione prodotta durante l’attività forense di Zupo in alcuni processi penali per fatti di mafia e terrorismo.
La sezione I Processo Mattarella, Reina, La Torre-Di Salvo testimonia l’attività di Zupo come avvocato di parte civile nei processi per l’uccisione di Michele Reina, segretario provinciale della Dc di Palermo, Pio La Torre, segretario regionale del Pci in Sicilia e Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia.
La sezione II Processo Moro conserva atti relativi all’attività di difensore delle famiglie degli agenti Zizzi, Rivera e Iozzino nel primo processo Moro. La sezione III Strage di Bologna conserva atti processuali.
Il fondo non è ordinato e non è consultabile.
Consistenza: 63 buste
Estremi cronologici: [1979-2002]
Nannarè, oggi associazione APS, è nato come gruppo di donne che sono state protagoniste delle lotte per il lavoro e per i diritti e che, grazie alla collaborazione dell’Archivio Flamigni, hanno deciso di salvare dall’oblio e consegnare alle giovani e ai giovani tracce e memoria delle lotte delle donne a Roma, attraverso la raccolta di documenti, narrazioni, tracce, immagini e materiali per far rivivere l’impegno femminile per le libertà e il progresso di questa città e del Paese.
Il protagonismo delle donne a Roma è presente negli anni della lotta al fascismo e nella Resistenza e continua in modo diffuso nella stagione successiva per il voto, i diritti di cittadinanza, il lavoro, la vivibilità del territorio, i servizi. Molte hanno partecipato al grande flusso dei movimenti femminili e femministi ma la carica e la portata dei cambiamenti non si è riversata solo in quell’ambito. Importantissime le lotte per la casa e per la scuola, l’occupazione delle fabbriche, le battaglie contro i doppi turni nelle scuole, l’impegno per i decreti delegati: la presenza delle donne è stata dirimente.
Il fondo è al momento organizzato in 1 sezione: Alba Orti, fondatrice e presidente dell’Associazione, ordinato e consultabile.
Consistenza: 24 buste
Estremi cronologici: 1971-2019
L’Archivio Flamigni conserva, in copia, documentazione giudiziaria acquisita a conclusione dei progetti di descrizione e digitalizzazione realizzati in collaborazione con i Tribunali, gli Archivi di Stato e le associazioni delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. Le sentenze sono pubblicate e consultabili online, mentre gli atti dei processi sono consultabili presso la nostra sede.